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Quando si parla di AI ci sono ormai così tante possibilità che si fa fatica a scegliere in modo definitivo cosa andare ad utilizzare. Moltissimi tool nascono e muoiono nel giro di poco tempo, altri invece piantano le radici di un futuro solido.

 

Questi sono mesi di fermento, perché l’intelligenza artificiale è entrata prepotentemente nella nostra vita e in moltissimi settori lavorativi, aiutandoci a risolvere problemi e a ottimizzare il nostro tempo produttivo.

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Nella grafica l’utilizzo di questi strumenti deve andare pari passo con una buona conoscenza delle basi, col saper scegliere una soluzione piuttosto che un’altra, motivandone la scelta e riuscendo a valutarne i pro e i contro.

 

Facendo alcune ricerche e svariati test, ti presentiamo alcuni tool che hanno integrato l’AI nel mondo del graphic design e delle immagini.

 

3 Tools AI per le immagini

Di tools che di occupano di generazione e modifica delle immagini ce ne sono veramente tanti, ma solo alcuni possono essere veramente utili per funzionalità e risultato finale utilizzabile.

 

Ecco qui la nostra selezione.

 

Midjourney (a pagamento)

È il più famoso algoritmo generativo di tipo text-to-image, ovvero può creare immagini partendo da una descrizione testuale. Il progetto è partito nel 2022, ad oggi siamo alla quinta versione. Ha raggiunto un livello di popolarità tale che moltissimi professionisti l’hanno incluso come “must have” per la creazione di contenuti digitali.

 

Midjourney utilizza una tecnologia chiamata GAN (Generative Adversarial Network) composta da due reti neurali: una produce l’immagine vera e propria, l’altra ne valuta la qualità (è proporzionata? È coerente? È realistica?). In questo modo l’AI apprende e si migliora di continuo.

 

Bisogna fare molta attenzione al testo inserito: infatti più si è dettagliati ed esaustivi nell’input, più Midjourney riuscirà a codificare la richiesta, per proporre i risultati migliori e far così spalancare la bocca all’utente.

 

Let’s Enhance (a pagamento)

Questo tool permette di aumentare letteralmente la risoluzione di immagini scattate senza l’ausilio di uno strumento professionale.

 

L’aumento della qualità e della risoluzione delle immagini era un’utopia solo qualche anno fa, ora con l’AI e con nuovi algoritmi è divenuta realtà: i pixel delle immagini vengono codificati e tra un pixel e l’altro l’AI ne aggiunge uno intermedio, calcolato in base all’ottenimento di un risultato complessivo il più possibile coerente con il file originale.
Funzionalità del genere sono molto utili per il nostro lavoro in agenzia, soprattutto quando il cliente ci passa delle fotografie piuttosto piccole o scattate dallo smartphone, da inserire per esempio a tutto schermo nel sito web. Let’s Enhance ci da la possibilità di risolvere in modo abbastanza soddisfacente questo problema.

 

Da tempo anche Photoshop ha una funzionalità che permette l’aumento della risoluzione di un’immagine, tramite i suoi tool “Neural filters”.

 

Let’s Enhance è un tool a pagamento, con la possibilità di prova gratuita di 10 immagini.

 

Remove.bg (free e a pagamento)

Rimuovere gli sfondi: un’operazione che occupa decisamente molto tempo.

Con la sua intelligenza artificiale, Remove.bg riesce a riconoscere i soggetti delle immagini e a scontornarli in modo ottimale. Successivamente possiamo aggiungere uno sfondo alternativo oppure lasciarlo trasparente per il salvataggio in PNG.

 

Onestamente, risultati veramente esaustivi si hanno con immagini senza troppi elementi e con uno sfondo ben riconoscibile. Tuttavia, rispetto alle prime versioni, questo tool ha fatto passi da gigante e si è imposto come strumento alternativo per chi non ha un software di fotoritocco professionale.

 

Una funzionalità dimile è integrata nelle ultime versioni di Photoshop. Ovviamente il vantaggio di utilizzare un software adibito al fotoritocco permette di intervenire ulteriormente sullo scontorno, limando gli errori dell’AI e intervenendo sui dettagli.

 

Remove.bg offre una versione base gratuita molto limitata, oltre a 2 piani a pagamento.

 

Extra: Nvidia Canvas

Questo software con intelligenza artificiale è composto da una barra degli strumenti abbastanza essenziale e da due tavole di lavoro. Disegnando ciò che vogliamo con pennelli e colori nella tavola di sinistra, l’AI genera un’immagine realistica in quella di destra. Continuando ad operare sul disegno, possono essere aggiunti o rimossi dettagli per rendere il risultato ancora più sbalorditivo.

 

Nvidia Canvas è un software in versione beta che è installabile solo su un certo tipo di Computer con schede grafiche Nvidia. Te lo proponiamo perchè è un altro esempio di come l’AI può essere integrata per la generazione di immagini e la sua funzionalità è molto interessante.

 

3 Tools AI per graphic design

Avrai visto/ascoltato anche tu diverse pubblicità che promettono la generazione di un sito web, di una brochure o di un logo con un semplice click. Questo viene semplificato in una frase diretta e chiara, ma non è tutto oro quel che luccica. Infatti, nell’utilizzare queste piattaforme si scoprono incompatibilità,  mancanze,  approssimazioni. Al momento quindi non vogliamo focalizzarci su questa tipologia di tool, ci concentriamo invece su strumenti utili che servono al professionista per automatizzare delle operazioni tecniche dispendiose a livello di tempo.
Vediamone alcune.

 

Autodraw (free)

È nato principalmente per imparare a disegnare. Infatti, l’utente può scarabocchiare qualcosa che l’AI tenterà di riconoscere, proponendo una serie di risultati attendibili e facendo anche un match con suggerimenti e stili di diversi artisti e illustratori selezionati.

 

Le funzionalità manuali sono molto basilari: oltre alla selezione dell’oggetto possiamo disegnare con la matita, aggiungere un testo o forme e colorare con riempimento piatto.

Autodrow può essere utilizzato anche per la generazione di icone.

 

Khroma (free)

L’AI di Khroma permette di comporre delle palette colore in linea con le nostre scelte. Infatti, prima di utilizzare il servizio, viene chiesto di selezionare 50 colori dalla lista.

 

In base a questi e a una rete neurale che scandaglia tavolozze generate dalle persone sul web, vengono preparate delle combo cromatiche che possono essere visualizzate in diversi modi: Typography (box colorati + testo), Poster (visualizzazione affiancata dei colori), Gradient (gradiente dei due colori), Image (immagine di esempio colorata con sfondo); infine è presente la sezione Palette che raggruppa molte tavolozze generate al momento.

 

Fontjoy (free)

Tool che supporta i professionisti nella scelta della miglior combinazione tra caratteri tipografici.

 

Per conferire maggior dinamicità e per non annoiare l’utente, un testo deve essere ben composto anche a livello visuale (spaziature, interlinea, grassetti). Questo tool, tramite l’apprendimento automatico dell’AI, permette di scandagliare una miriade di combinazioni e trovare quella che maggiormente si avvicina ai nostri desiderata.

 

È possibile generare infinite possibilità, scegliendo il carattere tipografico di partenza e potendo vedere le differenze tra testo in positivo (nero su sfondo bianco) e negativo (bianco su sfondo nero).

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