Perché si raccontano le storie? Perché a tutti piacciono le storie. I racconti hanno la capacità di stimolare l’immaginazione, sviluppare empatia tra chi le narra e chi le ascolta e suscitare delle emozioni. In quest’era dei social media dove chiunque può essere presente sul mercato, è lo storytelling che fa la differenza tra voi e i vostri competitors.
Il mercato attuale dell’hospitality ha raggiunto livelli di competitività mai toccati prima e per chi gestisce le strutture è sempre più difficile capire come cogliere l’attenzione di un turista sempre più disattento e bombardato da una marea di messaggi simili. Come fare quindi per emergere ed essere originali rispetto agli altri?
Lo storytelling dell’hotel deve rispecchiare l’identità della struttura, parlare al suo pubblico in maniera vera ed autentica, deve emozionare il lettore. E’ proprio grazie a contenuti emozionali che si crea un legame con il lettore e potenziale cliente.
Ogni giorno dietro al bancone della Reception, al bar dell’Hotel o nella Hall, si intrecciano vite ed esperienze, si parla con i propri ospiti, si consiglia loro quale tour visitare assolutamente o in quale ristorante assaporare piatti della cucina tipica, queste sono le storie che i clienti amano.
Vendi un’esperienza, non un prodotto
Nel 2022 non è la vendita delle camere che crea il tuo valore aggiunto, quello che bisogna raccontare è una storia, vendere un’esperienza irripetibile. Ovviamente gli ospiti vogliono anche vedere l’interno e l’esterno dell’hotel in cui stanno pensando di soggiornare, ma sui vostri social dovrebbero esserci molto più che semplici foto delle vostre camere (queste informazioni le possono ottenere dal vostro sito o dalle pagine di prenotazione online).
I social media sono un’occasione per essere più personali ed è un luogo dove è possibile connettersi ad un livello più profondo con i potenziali ospiti. Le persone non viaggiano per sentirsi dei turisti ma per vivere un’esperienza memorabile, avere dei ricordi da raccontare, trovarsi davanti a dei paesaggi da fotografare e collezionare sui propri profili social.
Inoltre, attenersi a un filo conduttore nella vostra storia e pensare a tutte le diverse sfaccettature della vostra struttura vi aiuterà a sviluppare il vostro marchio unico e vi darà un flusso costante di contenuti che mantiene freschi i vostri profili sociali.
Oltre al semplice turismo
Soprattutto dopo questi due anni dettati dalla pandemia e le varie regolamentazioni che hanno reso gli spostamenti più complicati, viaggiare ha assunto un significato ben più ampio rispetto al semplice “preparare una valigia e spostarsi fisicamente altrove”. Andare in vacanza è diventato un lusso sotto molti punti di vista e chi si mette in viaggio cerca qualcosa di più della bella meta turistica.
Come comunicare l’esperienza
Comunicare un’esperienza turistica non si limita al soggiorno come fenomeno a sé stante, ma a tutto quello che ci sta attorno, proprio come una storia: il prima, il dopo, i valori connessi, i possibili scenari, … Lo storytelling si compone dell’insieme di aspettative e valori che riesce a creare nell’utente uno stato di immedesimazione nel prodotto, percependola come un’esperienza memorabile che non può lasciarsi scappare.
Scrivere una vera e propria storia
Anche se siamo nell’Era dei social media e delle storie digitali, per creare uno storytelling efficace si può attingere alla struttura classica con cui vengono scritte:
- Creare un contenuto in grado di attirare subito l’attenzione
- Saper comunicare in maniera quasi intuitiva la struttura della storia, per innescare subito la connessione con l’utente
- Essere essenziali, rimuovendo tutto ciò che è superfluo
- Saper utilizzare la logica di conflitto- risoluzione per creare coinvolgimento: i protagonisti si trovano davanti a una sfida, ostacoli da superare e un traguardo da raggiungere, nonostante gli imprevisti
- Mostrare il plot twist, ossia il punto di svolta della storia
- Conoscere davvero approfonditamente la audience di riferimento per saperla emozionare.
Esiste un ingrediente segreto?
Quando si parla di creatività non si possono chiamare in gioco elementi certi come la matematica, i dati o la statistica. Nel raccontare una storia non c’è niente di scientifico, ma ci sono alcuni passaggi e consigli che sicuramente possono fare la differenza: sapere a che pubblico si parla, che valori si condividono con questo pubblico, conoscere a fondo la storia della propria struttura e della zona circostante, identificare degli elementi unici e curiosi che identificano l’azienda, … . Una volta raccolte tutte queste informazioni, e identificato lo strumento di comunicazione dove veicolarle, è il momento di provare a raccontarle.