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Come possiamo aumentare le visite e gli accessi al nostro sito web?

Abbiamo già parlato dell’importanza di creare un database di contatti (QUI trovi l’articolo dedicato), di consolidare il tuo Brand e la tua immagine (abbiamo dedicato un articolo anche a questo argomento che trovi QUI) e di come approcciare i social per non sprecare il tuo tempo e i tuoi soldi.
Sono tutti aspetti che, sviluppati e curati, migliorano la tua presenza online e aumentano quindi anche la tua community.

 

Questa volta però ci vogliamo concentrare su 2 attività che ti aiutano direttamente a far crescere le visite al tuo sito web.

 

Pariamo di SEO

Hai mai pensato di adoperare accortezze SEO per far sì che il contenuto su cui vuoi puntare sul tuo sito web venga indicizzato dallo spider del motore di ricerca?
Come avrai sicuramente visto anche tu, quando fai una ricerca generale di 2 parole (solitamente si cerca l’attività interessata + la città in cui ne abbiamo bisogno) i risultati nelle prime pagine sono per lo più grandi aggregatori e rivenditori. Colossi mondiali che si sono “appropriati” delle prime pagine di quasi tutte le ricerche.
Se cerchiamo ad esempio “Ristorante + Milano” troveremo TripAdvisor, se cerchiamo “Idraulico + Torino” troveremo ProntoPro o Pagine Gialle, se cerchiamo “Hotel + Roma” (356.000.000) troveremo Booking.com ed Expedia ecc ecc.

 

Quindi come bisogna fare per farsi vedere?

Chiavi di ricerca

Bisogna puntare sulle chiavi di ricerca a “coda lunga” cioè quelle ricerche che comprendono più parole e siano più specifiche.

 

Facciamo un esempio pratico:

 

Se cerchiamo “Hotel Roma” su Google abbiamo 356.000.000 di risultati. Mentre se cerchiamo “Hotel 4 stelle vicino al Colosseo Roma” abbiamo 1.730.000 di risultati.
Certo, a vedere i numeri così come sono sembra impossibile posizionarsi in entrambe le ricerche. Ma noi non siamo qui per abbatterci e rinunciare davanti alle prime difficoltà.
Vogliamo posizionarci e farci conoscere, perciò secondo te dove abbiamo più possibilità di ottenere risultati su Google?

 

Una volta individuate queste parole chiavi (sempre dopo un’analisi dei dati di ricerca di Google, non dimentichiamocelo!) bisogna andare a creare nuovi contenuti (o anche correggere quelli attuali) per ottimizzarli a queste chiavi di ricerca.
Concentrandoti solo su alcune parole chiave e creando più contenuti che le trattano in maniera completa e corretta potrai ottenere migliori risultati nel ranking di Google e venire visto e apprezzato dallo spider sempre di Google.

 

Campagne Google

La seconda attività, direttamente collegata alla prima è quella di creare campagne Google proprio sulle chiavi di ricerca a coda lunga che abbiamo individuato, come parole su cui puntare per aumentare le visite al sito web.

 

Ci sono diverse tipologie di campagne Google:

  • Campagne di Ricerca: I classici annunci che appaiono in alto alla pagina di ricerca di Google.
  • Campagne Shopping: gli annunci che permettono agli e-commerce di mostrare direttamente i propri prodotti in vendita sulle pagine di ricerca.
  • Campagne Display: sono gli annunci che Google mostrerà sui siti appartenenti alla Google Display Network. Li vedete solitamente sotto forma di banner o video “spot” su blog, quotidiani ecc.
  • Campagne Video: sono gli annunci che vengono mostrati prima dei video pubblicati su YouTube.

 

Queste sono le principali tipologie di campagne che Google mette a disposizione per creare i nostri annunci.
La partita vera però si gioca all’interno degli annunci dove si possono definire varie tipologie di annunci, target, posizioni geografiche, obiettivi ecc.

 

Consiglio BONUS

Quando si attivano campagne e annunci Google bisogna prevedere sempre di far atterrare l’utente sulla pagina giusta del sito web.
Cosa significa?

 

Facciamo un esempio:

 

Se crei l’annuncio per vendere una “Borraccia Blu” il link di atterraggio dovrà essere la pagina finale del prodotto Borraccia Blu.
L’utente, se sta cercando quel prodotto e clicca sul tuo annuncio, si aspetta di poterlo acquistare… non di atterrare sulla homepage del tuo sito che, seppure bellissima, non è quello che stava cercando in quel momento.

 

Creare annunci mirati che indirizzano l’utente a pagine generaliste non ci fanno ottenere i risultati che vogliamo. È per questo che le agenzie e i marketers bravi ti consigliano sempre di creare delle landing page di atterraggio per gli annunci, così da monitorare e ottimizzare i contenuti.
Questo discorso non vale se vuoi attivare un annuncio di Brand Positioning ovviamente.

 

Come puoi immaginare il discorso qui potrebbe dilungarsi di molto e per ogni attività può essere utile adottare una strategia piuttosto che un’altra o, come accade spesso, dover fare A/B test e molteplici tentativi prima di trovare il modus operandi corretto per raggiungere determinati obiettivi.