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Il Logo ti identifica e rende la tua attività sempre riconoscibile.
Segue la crescita della tua azienda, evolvendo a seconda del mercato di riferimento. Può adattarsi alle tendenze stilistiche del momento, ma non è un must: dipende da come ci si vuole presentare davanti al proprio target.
Quando andiamo ad intervenire su un pilastro della brand identity come il logo, le decisioni devono essere prese con accuratezza, a qualunque livello di intervento: dal solo restyling di un brand esistente alla completa progettazione di un’immagine aziendale.

 

Se ne vuoi sapere di più su come cambiano i loghi trovi alcuni esempi famosi nell’articolo Il Logo è il tuo biglietto da visita online.

 

Ma come nasce un logo?

O ancora meglio come nasce l’idea di un logo?
Vogliamo condividere con te alcuni elementi che un graphic designer deve tenere in considerazione per la progettazione di un logo.
Così da aiutarti a capire meglio cosa si cela dietro un progetto grafico di questo tipo e avere maggiori  informazioni per districarti in questo mondo!

 

Palette colori

È il set cromatico che viene scelto per dare vita al logo. Comunemente viene selezionata una palette di max 3-4 colori, ma non c’è una regola giusta da seguire. L’importante è che il risultato finale non sia troppo pieno e confuso.

 

Carattere tipografico

È l’insieme di lettere, numeri e glifi che tra logo sono accumunati da un certo stile grafico.
Il carattere tipografico ha il suo corrispettivo digitale nel font, che identifica il file fisico installato sul pc.

 

Pittogramma (se previsto)

Come abbiamo già scritto, è la parte prettamente grafica del logo. Solitamente è l’elemento che viene maggiormente ricordato dal pubblico.

 

Stile generale

Identifica la percezione finale dell’intero logo in base alle scelte su font, colori e forme.
Se, dopo le scelte fatte, lo stile generale non è quello desiderato, vuol dire che bisognerà dosare in altro modo tutti gli ingredienti.

 

Adattabilità del logo

Un’altra caratteristica da tenere ben a mente è l’adattabilità: il logo deve mantenere la stessa forza e percezione visiva su qualunque canale utilizzato: dal cartaceo al digital, prevedendo eventualmente delle varianti per essere scalabile a seconda della situazione (solo pittogramma, solo logotipo, negativo, positivo ecc.).

 

Il logo deve leggersi chiaramente in tutte le sue parti (sia stampato su una brochure che riportato su una penna), quindi bisogna calibrare al meglio tutti i suoi elementi per limitare al minimo i problemi di adattabilità.

 

Il Brand manual

Dopo aver progettato con cura il tuo logo, studiandone i vari dettagli, non potrai di certo lasciare al caso il suo utilizzo!
Perciò viene redatto il così detto Brand manual: una sorta di guida che spiega come il logo deve essere utilizzato sui vari canali, anche con esempi chiari che permettono di vedere fin da subito cosa è accettato e cosa è assolutamente vietato.
Ovviamente le indicazioni inserite non possono contenere qualunque casistica, ma viene data una linea molto chiara da seguire.

 

Il brand manual è un tassello importante nella definizione di una comunicazione stilisticamente coerente in tutte le situazioni.

 

Hai già un logo e pensi che dovresti rifarlo?

Scoprilo con noi rispondendo alle domande che trovi nell’articolo Come fai a sapere se hai bisogno di un nuovo logo?